*La candidatura per l'inserimento nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO è stata presentata all'UNESCO nel marzo 2019.
Indissociabile dalla tradizione orologiera, lo sviluppo della meccanica di precisione applicata agli automi musicali e ai carillon inizia nel Giura vodese fin dall'Ottocento. Mentre i carillon producono melodie attraverso la vibrazione delle lame, l'automa musicale, nato in Francia nel Settecento, permette di imitare i movimenti di esseri animati grazie a dispositivi meccanici, pneumatici e idraulici. Entrambi congiungono estro meccanico e senso artistico e funzionano in prevalenza senza elettricità.
Dalle piccole tabacchiere alle grandi pendole, esistono carillon per tutti i gusti e tutte le tasche e i più cari possono costare anche 100 000 franchi. Realizzati a lungo secondo il sistema dell’«établissage» da artigiani operanti a domicilio, uomini e donne separati, vengono oggi fabbricati in appositi atelier o manifatture.
A Sainte-Croix, la fabbricazione degli automi musicali è interamente artigianale ed esige l’abbinamento di numerose specialità professionali per disegnare, costruire, abbigliare e decorare ogni singola creazione che, una volta finita, si animerà di un'autonomia altrettanto meravigliosa e poetica per una società caratterizzata dalla tecnologia.
Non avendo un settore che ne difende la causa, di fronte a un'inarrestabile concorrenza asiatica e in presenza di innumerevoli divertimenti basati sul 3D e sul MP3, gli automi musicali e i carillon devono la loro sopravvivenza all'insistenza di un piccolo gruppo di appassionati.
Descrizione dettagliata
Fabrication d'automates et de boîtes à musique (PDF, 430 kB, 27.06.2018)description détaillée
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Canton de Vaud
Service des affaires culturelles, SERAC