Lingua essenzialmente parlata, il patois del Vallese romando appartiene alla grande famiglia franco-provenzale. Questa categoria di dialetti è delimitata dalle lingue d'oïl (a nord e ad ovest), dai dialetti d'oc (a sud e sud ovest) e dal tedesco (a est) e l'italiano (a sud). Tradizionalmente questo patois vive e si mantiene attraverso pratiche quotidiane legate all'agricoltura e ai lavori domestici, in modo tale che, da un villaggio all'atro talvolta si fatica a capirsi. I suoi parlanti si riducono sotto l'impatto della modernizzazione del Vallese, ma certi appassionati s'impegnano incessantemente per salvaguardarne alcuni aspetti. Dizionari, registrazioni e rappresentazioni di scene quotidiane: alla stregua del patois friburghese e di altre parlate romande, il patois del Vallese romando si racconta in canzoni di qualsiasi genere o in racconti rimasti impressi nella memoria delle persone anziane. Le rappresentazioni teatrali si sviluppano anche, sotto l'impulso di attori dilettanti, sovente durante serate e manifestazioni promosse dalla «Fédération cantonale valaisanne des amis du patois.» Gli artisti, di solito allontanatisi dalla pratica tradizionale del patois, l'utilizzano anche nelle loro tournée e nei loro CD. Grazie alla pubblicazione su Internet, le 1529 trasmissioni realizzate in patois e su di esso dalla Radio della Svizzera romanda tra il 1952 e il 1992 possono essere ascoltate dal pubblico interessato.
Descrizione dettagliata
Le patois du Valais romand en scène (PDF, 355 kB, 08.08.2024)description détaillée
Categoria
Arti dello spettacolo
Pratiche sociali
Cantone