Raccolta di piante selvatiche

Già da 10 000 anni gli abitanti del Vallese raccolgono piante selvatiche per nutrirsi e curarsi e da 7 500 anni ne coltivano alcune specie. Risorsa alimentare indispensabile e strumento terapeutico fondamentale, la raccolta di piante selvatiche è in realtà un’attività praticata da tempi immemorabili da tutti i popoli del mondo, che rientrava nelle abitudini della maggior parte delle famiglie vallesane fino alla metà del Novecento. Le piante raccolte o coltivate erano allora impiegate a scopo alimentare, medico, cosmetico, ornamentale oppure per attività artigianali o ludiche.

Questa tradizione, che testimonia di un forte legame con la natura, è documentata da un’abbondante letteratura, ma attualmente stenta a resistere nella pratica e soltanto le persone di origine contadina, i montanari, gli adepti della medicina naturale e i professionisti del settore (tra cui va citata in primo luogo la Cooperativa Valplantes) padroneggiano ancora sufficientemente l’arte della raccolta o della coltivazione di piante selvatiche. La crescita di questo mercato ha portato alla coltivazione delle specie più richieste, che permettono ai contadini di montagna di ottenere un interessante reddito supplementare. La raccolta, spesso manuale, è svolta nel rispetto delle leggi in vigore (un primo decreto sulla protezione delle piante selvatiche è stato promulgato dal Consiglio di Stato nel 1936) e gli elenchi delle piante rare sono aggiornati costantemente.


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Documenti sonori

Intervista a Giuseppina Marguerettaz svolta da Charles Rey, 20.11.2011, Aosta (Italia), prima parte © Charly Rey, Conthey

Intervista a Giuseppina Marguerettaz svolta da Charles Rey, 20.11.2011, Aosta (Italia), seconda parte © Charly Rey, Conthey

Intervista a Marie-Andrée Folonnier, svolta da Charles Rey, 21.11.2011, Vex (Vallese), prima parte © Charly Rey, Conthey

Intervista a Marie-Andrée Folonnier, svolta da Charles Rey, 21.11.2011, Vex (Vallese), seconda parte © Charly Rey, Conthey

Pubblicazioni

Henri Armand: Les plantes médicinales autour du Mont-Blanc, sagesses anciennes, promesses d’avenir. In : Nouvelles du Centre d’Etudes Francoprovençales René Willien no. 58. Saint Nicolas, 2008, p. 43-66

Alexandre Bourdin : La santé par les plantes. Neuchâtel, 1957

Germaine Cousin-Zermatten : Recettes, santé de nos grand’mères. Sierre, 1997

Gérard Debuigne, François Couplan : Petit Larousse des plantes qui guérissent. 500 plantes. Paris, 2006

Albrecht von Haller : Histoire des plantes Suisses ou Matière médicale et de l'usage économique des plantes. Traduit du Latin par Philippe Rodolphe Vicat. Berne, 1791

Pierre Lieutaghi : La plante compagne pratique et imaginaire de la flore sauvage en Europe occidentale. Arles, 1998

Basile Luyet : La médecine populaire à Savièse. In : Cahiers valaisans du folklore vol. 1, Genève, 1928, p. 27-32

Françoise Nicollier, Grégoire Nicollier : Les plantes dans la vie quotidienne à Bagnes. Noms patois et utilisations domestiques. n: Bulletin de la Murithienne vol. 102. Sion, 1984, p. 129-158

Charly Rey : Domestication du genépi blanc (Artemisia umbelliformis Lam.). In : Revue suisse de viticulture, arboriculture, horticulture no. 3, vol. 29. Nyon, 1997, p. I-VIII

Ferdinand-Otto Wolf : Herbarium officinale Valesiae. Description et herbier de 109 plantes médicinales du Valais. (Livre premier : Plantes médicinales indigènes ou cultivées en Valais, leurs propriétés et emplois en médecine populaire). Sion, 1905-1906

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